“Via i mafiosi, i corrotti, gli incapaci, i parassiti dall’amministrazione, dalla Sicilia; avanti la legalità, la trasparenza, il risparmio, l’efficacia, l’efficienza, l’economicità! E’ iniziata la rivoluzione!”
Stavamo per crederci ma poi abbiamo riflettuto: le rivoluzioni non si annunciano, si fanno!
E quindi abbiamo cominciato ad “ascoltare” come avviene con i tuoni: aspettando la pioggia, per dire poi con Socrate “tanto tuonò che piovve”.
Fosse pioggia veramente! Sono arrivate le grandinate: piccoli chicchi, grossi chicchi a colpire il giusto (per lo più indifeso) e l’ingiusto.
Non vogliamo ripetere in questo contesto tutte le negatività in precedenza esposte. Ci limitiamo alle più recenti e consistenti generatrici di tempesta.
Abbiamo seguito i proclami e gli auto-elogi che hanno accompagnato la stesura e l’approvazione del bilancio e della “finanziaria”.
La “iniziale clemenza” del Commissario dello Stato è stata forse scambiata per debolezza o (addirittura) acquiescenza: e cadde sulle terre di Sicilia il “Ricorso del Commissario dello Stato per la Regione siciliana avverso la delibera legislativa approvata dall’Assemblea regionale siciliana il 15 gennaio 2014, recante: “Disposizioni programmatiche e correttive per l’anno 2014. Legge di stabilità regionale”.”
Ricorso n. 5 depositato il 28 gennaio 2014: così è indicato nella Gazzetta Ufficiale Regione Siciliana del 7.3.2014, Parte I n. 10: un capolavoro tecnicamente perfetto, umanamente sofferto, eticamente corretto che vede come personaggi ed interpreti gli “onniscienti ed onnipotenti” (che non sembra abbiano onorato il mandato ed i compiti loro affidati), il fedele e capace servitore dello Stato ed il popolo più vittima che sovrano.
Tutto qui? No, la “telenovela” continua e si allarga con “errata corrige” e ripubblicazioni, qui di seguito riportati con i termini della gazzetta.
1) Gazzetta Ufficiale Regione Siciliana 07.03.2014 – P I – n. 10 / RETTIFICHE ED ERRATA-CORRIGE /AVVISI DI RETTIFICA / Leggi e decreti presidenziali
LEGGE 28 gennaio 2014, n. 6. Bilancio di previsione della Regione siciliana per
l’anno finanziario 2014 e bilancio pluriennale per il triennio 2014-2016 . . . . pag. 66 (G.U.R.S. 24 gennaio 2015, n. 4)
2) Gazzetta Ufficiale Regione Siciliana 14.03.2014 – P I – n. 11
a) Ripubblicazione del testo della legge regionale 15 gennaio 2014, n. 4“Norme in materia di ineleggibilità dei deputati regionali e di incompatibilità con la carica di deputato regionale e di componente della Giunta regionale” e relative note.
b) Ripubblicazione del testo della legge regionale 28 gennaio 2014, n. 5 “Disposizioni programmatiche e correttive per l’anno 2014. Legge di stabilità regionale” e relative note. (Finanziaria pubblicata il 31 gennaio 2014).
c) Si ripubblica, con l’omissione degli allegati, il testo della legge regionale 28 gennaio 2014, n. 6 “Bilancio di previsione della Regione siciliana per l’anno finanziario 2014 e bilancio pluriennale per il triennio 2014-2016”, e relative note. (Già l’apparizione online di questa legge è stata da noi attenzionata per misterioso ritardo).
In questa sede sorvoliamo sulle “Variazioni al bilancio della Regione e al quadro delle previsioni di cassa per l’esercizio finanziario 2014”, che già superano “le dita di una mano” e che contemplano trasferimenti a favore della Sicilia a nove cifre significative.
Proponiamo invece alcuni quesiti:
1) Quale è il significato e quale le implicanze giuridiche della doppia pubblicazione dello stesso “corpo” giuridico?
2) C’è trasparenza se il controllo on-line non è “alla portata” pratica del comune cittadino?
3) Visti gli “effetti” finora subiti qualcuno scommetterebbe sull’esatto valore di tutti i vertici che ci troviamo imposti , atteso che dovrebbero sempre garantire ai cittadini “efficienza, efficacia, economicità” di ogni azione amministrativa, nonché il pieno rispetto di legalità – giustizia – etica – umanità?
4) Perché ancora adesso alcuni sono più uguali di altri e sono classificati insostituibili? Nel mondo reale, umano, universale (ma forse non in casa nostra) nessuno è insostituibile e se è “beccato” viene allontanato.
Noi confidiamo nella parte sana della nostra casa.